Premi, anche internazionali, pubblicizzati dagli studi legali soprattutto sui social community, ma che sarebbero assegnati con parametri poco trasparenti. Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo determine di dire basta ai riconoscimenti fasulli e ha votato all’unanimità una delibera proposta dal consigliere Mario Bellavista (nella foto).
In primo luogo tutti gli avvocati vengono invitati “advert astenersi dal dare, direttamente o indirettamente, divulgazione di riconoscimenti che non siano il frutto di una valutazione della capacità professionale operata da soggetti istituzionalmente a ciò autorizzati”. La delibera, inoltre, verrà trasmessa anche al Cnf, all’Ocf, all’Unione dei Fori siciliani e a tutti i Consigli dell’Ordine italiani , nonché all’Autorità garante della concorrenza e del mercato “affinché possano valutare la situazione ed adottare ogni opportuno provvedimento, anche in tema di concorrenza sleale e pubblicità ingannevole”.
“L’obiettivo – si legge ancora nel documento – è stato quello di accertare se riconoscimenti e premi, spettacolarmente presentati come il frutto di un’apparente selezione fra tutti gli studi legali e i professioniti d’Italia” non fossero “motivati da scelte soggettive e/o collegati advert un rapporto economico con la società che li conferisce e/o comunque advert un ritorno monetario in favore delle stesse”. Ma “nonostante la richiesta di chiarimenti inviata alle più word tra le società (che assegnano questi premi, ndr) non risulta pervenuto alcun riscontro”.
Da qui la decisione “a tutela degli iscritti, della categoria e dei consumatori” di “controllare la pubblicizzazione, divulgazione e informazione di tali riconoscimenti e, se del caso, contrastare le condotte ove esse possano integrare illecito deontologico o di altra natura”.
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